In diretta non si mente
e lo “spettacolo” è deprimente:
tenta, invano, il Professore
di spiegare, senza rancore,
che il momento è complicato
e che il problema va affrontato.
Di rimpetto ha i cinque stelle
“….ne vedremo delle belle”
pensa, ingenuo, l’elettore,
fiducioso spettatore.
Nella mente sua chimere,
“la fantasia andrà al potere”
ma negli occhi, suoi sinceri,
le stelle, tristi,
sono ceri.
I due baldi “cittadini”
sono assopiti, poverini,
e si sveglian, con sussulti,
per lanciare solo insulti.
Nei proverbi, Presidente,
il saggio popolo non mente
ed il “Morfeo”, in miniatura,
“dal proprio cuor l’altrui misura”.
Il copione è, ormai, usurato
ed il verbo è abusato
giù fendenti contro il passato
ed il sistema collassato.
L’uomo appare comandato,
quando non appisolato,
ed a guidarlo, questo è il peggio,
forse è il chip di Casaleggio.
Speriamo sia un’impressione,
ma già sale la tensione
nel sentire, l’incapace,
precipitarci nella brace.
Il Professore, ha esperienza,
ed argomenta con pazienza
ai “cervelli” sordi e avulsi
dai sorrisi sciocchi ed insulsi.
Della donna, ora è la volta,
ci aspettiamo una gran svolta,
ma maldestro è il suo “sarcasmo”,
puntuale, giunge uno spasmo.
Ballarò, cita stridente,
con fare ebete e supponente,
sperando, forse, d’umiliare
chi il Paese vuol salvare.
Oh, Stella cadente,
oh, Stella filante,
nei tuoi confronti
Bersani è un Gigante,
l’esser volgare,
di mente e di cuore,
può render becchini
d’un Paese che muore.
Come puoi, astuto Grillo,
assister tranquillo
e spacciare per scienza
l’incompetenza?
La presunzione,
è realtà amara,
l’Italia ferita
mai ne fu avara;
dagli “ubbidienti”
pretendi onestà?
Non lesinare
in capacità.
Qualcuno ha invocato
Zagrebelsky,…eccellente!
Sulle vostre bocche
è il male di un dente.
Il Grande Giurista,
fanatica fazione,
resistervi dovrebbe
per salvar Costituzione.
Suvvia, non scherziamo
e il carnevale concludiamo,
la scossa è stata data
e la lezione assimilata.
Va bene l’indirizzo
e meritevole è il controllo,
ma adesso non lasciateci
con la gallina e il pollo,
perché corriamo il rischio
che si prendano sul serio
e questo sarebbe
al Paese deleterio.
Per difenderci, nel Mondo,
dall’egoismo dei rapaci
abbiamo bisogno
di un Governo di capaci;
imbelli e imbambolati,
quand’anche “bollinati”,
non sanno navigare
se c’è burrasca in mare
e il Popolo sovrano,
seppure pigia un tasto,
per questo, non intende
agli squali offrirsi in pasto;
la “Corte dei miracoli”,
del quinquennio precedente,
non significa accettare
qualsiasi deficiente
e se a strappar risate
sei pronto a dar la vita,
da comico di razza,
la devi far finita.
Alte vette hai raggiunto
con le tue “creature”,
le massime possibili
per le caricature,
lascia, orsù, la maschera
e l’arroganza che ti assedia
prima che i poveracci
finiscano in tragedia.
Aius Loquens