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In questi giorni l’informazione ha dato grande rilievo alla ricerca dei Prof. Iavarone e Lasorella, della Columbia University , pubblicata su Nature http://www. ncbi. nlm. nih. gov/pubmed/26735018,  che hanno individuato nel glioblastoma la riattivazione anomala della  proteina (ID2) che blocca un oncosoppressore (VHL) il quale contrasta la crescita tumorale inattivando HIF- 1α e VEGF, molecole che promuovono la formazione di vasi sanguigni (angiogenesi tumorale) e pertanto l’apporto di sostanze nutritive al tumore. La ID2 era nota come inibitrice del differenziamento delle cellule staminali nella vita embrionale ( è un processo di maturazione di una cellula da una forma primitiva o indifferenziata a una differenziata, con inibizione della sua proliferazione e acquisizione di una forma, funzioni precise e costanti, per la creazione e il mantenimento degli equilibri fisiologici e biologici su cui poggia la vita). Coincidendo il differenziamento col blocco della proliferazione, durante lo sviluppo embrionale esso è bloccato per uno sviluppo regolare dell’embrione. Al di fuori dello sviluppo embrionale,  esaurita la sua funzione, ID2 è disattivata. I ricercatori  hanno accertato che nel glioblastoma, l’ipossia (carenza di ossigenazione del tessuto), riaccende la ID2 con crescita neoplastica da neoproduzione di vasi sanguigni (angiogenesi). I passaggi essenziali della ricerca di Iavarone- Lasorella sono :

Perchè trattando le ricerche dei Prof. Iavarone e Della Sorella faccio riferimento a queste molecole? Perché, da allora, il loro ruolo differenziante e pertanto citostatico, antiproliferativo, antiangiogenico, antineoplastico è stato sempre più ampiamente e chiaramente documentato, (ma ignorato e non valorizzato nei protocolli oncologici)! Non esiste oggi una molecola con capacità differenzianti più potente dell’acido Retinoico. E’ confermato a livello biochimico, e molecolare, che le proprietà antitumorali dei retinoidi in generale dell’acido retinoico in particolare, sono fattorialmente potenziate dall’impiego sinergico multiterapico MDB con Melatonina (MLT), e vitamine D3 e C. Sono stati individuati a livello nucleare i rispettivi recettori, (RAR, alfa, beta, gamma RXR, dei retinoidi, VDR, della vitamina D3, RZR, ROR della Melatonina). E’ documentata l’amplificazione del loro segnale differenziante e antiproliferativo sulle sequenze di geni responsabili della differenziazione. Questo processo avviene per dimerizzazione, reazione chimica di fosforilazione tra le rispettive proteine recettoriali nucleari, con attivazione potenziata, dell’effetto differenziante e citostatico. Questi dati sono verificabili accedendo al massimo portale medico-scientifico ufficiale mondiale: http://www. ncbi. nlm. nih. gov/pubmed/?term=retinoidi+in+cancer
http://www. ncbi. nlm. nih. gov/pubmed/?term=vitamin+D+in+cancer
http://www. ncbi. nlm. nih. gov/pubmed/?term=Melatonin++in+cancer. Anche il loro effetto antitumorale sinergico nel Metodo Di Bella, in assenza di tossicità è documentato,: http://www. ncbi. nlm. nih. gov/pubmed/?term=Giuseppe+Di+Bella . Le pubblicazioni per esteso, i principi attivi e le loro caratteristiche biochimiche e farmacologiche sono riportate sul portale ufficiale del Metodo Di Bella: http://www. metododibella. org/pubblicazioni-scientifiche.html. L’ultima conferma riguarda il citato caso di glioblastoma in cui i componenti differenzianti del MDB, come retinoidi, vitamina E, D3, Melatonina, sinergicamente impiegati con i componenti antiproliferativi come somatostatina, inibitrice dell’ormone della crescita (GH), e agonisti dei D2R inibitori della prolattina (PRL), hanno ottenuto una risposta obiettiva completa. La pubblicazione per esteso sul portale scientifico ufficiale del MDB http://www. metododibella.org/it/Glioblastoma-Multiforme-Grade-IV-WHO-2007-in-recidiva-una-caso-di-remissione-completa. html#.VpLPSqPSmUl . Sono così documentate la razionalità e le basi scientifiche MDB,dell’inibizione sinergica antiproliferativa mediante inibitori della PRL e GH e differenziante con Retinoidi, Vit E, D3, MLT, sui punti critici della biologia neoplastica, come il meccanismo di crescita e le capacità mutagene,potenziando al tempo stesso con MLT retinoidi, Vit E, C, D3 l’immunità e le reazioni vitali della cellula sana per consentirle di contrapporsi e prevalere su quella neoplastica. Oggi non esiste in letteratura un solo caso, dicasi uno di tumore solido (gli altri tumori sono leucemie) guarito senza intervento chirurgico. Per questo motivo, l’attuale incapacità della terapia medica oncologica di fare un’efficace prevenzione antitumorale farmacologica e di guarire un tumore solido, richiede la valorizzazione di evidenze scientifiche  e un cambio di mentalità, di concezione terapeutica, e una strategia che abbracci sia l’intera biologia neoplastica che la fisiologia umana, non settoriale sulla singola molecola (ID2) o linea di segnalazione, ma globale. L’acido retinoico solo recentemente è stato usato e ha un limitatissimo impiego in una rara forma di leucemia. Nella nostra estrema povertà di mezzi, e impossibilità di accedere ai centri direzionali accademici e terapeutici, ci limitiamo a chiedere umilmente ai grandi centri di ricerca, agli scienziati e ricercatori che li gestiscono, di considerare che anche oggi, senza attendere future, possibili, eventuali, efficaci cure antitumorali sono documentate , pubblicate e disponibili terapie utili per il cancro.
Il Prof Di Bella ha così sintetizzato questi concetti “Non esiste né esisterà alcun trattamento chemioterapico citotossico (né monoterapia) in grado di guarire un tumore solido, ma unicamente un Metodo, una multiterapia razionale e biologica, un complesso di sostanze sinergiche e fattorialmente interattive, singolarmente dotate di attività antitumorale atossica, che sequenzialmente o contemporaneamente agiscano centripetamente sulla miriade di reazioni biologiche della vita tumorale, riconducendo gradualmente alla normalità le reazioni vitali deviate dal cancro.
 
Giuseppe Di Bella

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