Utenti Registrati

Appuntamenti

Aprile 2024
L M M G V S D
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30
Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva


I progetti attualmente in corso (3), comportano un impegno economico annuo di circa 87.000 €. , e sono stati fin qui coperti solo in parte dalle contribuzioni del 5x1000 (che nel 2012 hanno raggiunto il picco più alto con la somma di 68.000 €.) obbligandoci a dirottare su di essi buona parte del flusso delle donazioni/erogazioni liberali accantonate sul c/c della Fondazione.
Questo è il saldo residuo, oggi, del C/C di PayPal di cui si avvale la Fondazione: €. 3.630,89.
Noi non scendiamo nelle piazze per elemosinare finanziamenti, né abbiamo accesso ai mezzi di informazione di massa, o partecipiamo agli ormai consueti riti celebrativi televisivi sulle annunciate, ma sempre "prossime",  vittorie contro il cancro.
La Fondazione prosegue la propria attività col proprio lavoro, sacrificio, risparmio e la disinteressata assistenza di pochi volontari.
Le istituzioni (un tempo si meritavano la “maiuscola”) sono ormai miseramente complici del profitto.
E’ sotto gli occhi di tutti.
E comportandosi come “terminali” di questo meccanismo occulto sovvenzionano e promuovono solo chi ne fa parte, ricalcando atteggiamenti che ricordano stili e meccanismi che un tempo avremmo definito "paramafiosi".
In tale contesto la ricerca indipendente è ormai relegata in uno spazio marginale.
Le Fondazioni più reclamizzate (Telethon - AIRC - A.I.L ) sono diventate, a loro volta,  delle vere e proprie istituzioni ed hanno il sostegno degli apparati pubblici e accesso ai canali comunicativi nazionali.
Ricevono flussi economici enormi (leggi), anche da parte di “enti” o “imprese” che dovrebbero essere tenute lontane, per non generare “conflitti di interesse” degenerativi. Sono diventate a loro volta vere e proprie “istituzioni” e come tali possono comportarsi Noi siamo boicottati e contrastati.
Noi, quando va bene, siamo completamente “ignorati”. Altrimenti ci vengono scagliati contro gli strali di Giove.
E i nostri pazienti in ultimo, elemento più debole, ne fanno le spese. E non solo dal punto di vista economico.
Voglio ricordarvi i numeri del cancro in Italia: ogni anno si ammalano più di 300.000 persone (e 160.000 sono i decessi). Il trend tendenziale è in aumento.
Tali risultati sono tali da poter giustificare una “dittatura terapeutica” da parte delle istituzioni sanitarie?
O è più giustificabile il cittadino che cerca possibili valide alternative?
Vogliamo a questo punto volgere il nostro pensiero a Flora Nardelli, recentemente scomparsa in seguito alle vicissitudini seguite alla sua “guarigione indebita”. E a tutti coloro che soffrono ancora, combattendo un male difficile da vincere e che sono costretti, in tali circostanze, a lottare quotidianamente contro uno Stato che è diventato improvvisamente il loro nemico, contro l’indifferenza, l’ignoranza, l’arroganza e, in ultimo, la perversa cattiveria che riesce a nascondere l’interesse primario della persona umana, la sua salute, dietro al velo diabolico degli interessi economici.

                                                                                                                       Alessandro Ricchi (membro C.d.A Fondazione Giuseppe Di Bella ONLUS)

P.S.
Ricordatevi almeno del 5x1000 (istruzioni)
( quello, in fondo…. è gratis !!

Camminavo in piena notte con "Contact" dei Daft Punk nelle cuffie. La canzone inizia con una trasmissione radio che intercorse fra la missione Apollo 17 e la base di Huston, Texas. Il comandante comunica al Control Center che sta osservando un oggetto nello spazio che rotea ed emette fasci di luce regolari, decisamente qualcosa di strano. La voce dell'astronauta a un certo punto si fa pesante, esita, e in tono sommesso ma inquietante conclude: "...Non so se tutto questo vi è utile... ma c'è qualcosa là fuori....".
Mi sono fermato nel buio, e mi è salito un magone alla gola.  

Ho di colpo sentito dove l'interezza della vita di ogni umano dovrebbe stare. Dovrebbe stare con lo sguardo rivolto all'immensità del mistero dell'universo. Dovrebbe stare nello studio dei segnali e dei significati che ci vengono da là fuori, che siano trascendentali o immanenti non importa. Dovrebbe guidarci verso il respiro di quel mistero, e fuori dall'angoscia della nostra mortalità. Dovremmo tutti poter vivere, amare, gioire, piangere, ma sempre con lo sguardo rivolto al quel "qualcosa là fuori". E pensare che ciascuno di noi esiste ogni santo giorno con l'immensità sopra il capo, mentre invece viviamo come se sopra il capo ci fosse il tetto di latta di un pollaio.  
Viviamo in un pollaio, a capo chino ogni ora, stanchi, affannati, preoccupati di cose talmente miserabili da essere oscene, sempre alla rincorsa di nevrosi, malattie, penurie di ogni sorta, mai tranquilli, mai sereni, e sovente, troppo sovente, angosciati e disperati, dediti a distruggere l'amore se mai lo troviamo, perché siamo corrosi, avvelenati, da questa vita da pollaio. Ma perché?  
La risposta è chiara e l'ho raccontata nel Più Grande Crimine 2011. Potevamo avere sistemi economici/sociali che ci avrebbero tutelati in tutto, e lasciati quindi liberi dalle penurie della vita per poter dedicare tempo a quel "qualcosa là fuori", all'immenso miracolo che ci contiene tutti. Potevamo vivere da spiriti o anime, non da polli. Ma alcune elite di pochi orrendi automi umani corrosi e resi cadaveri dal Potere, ce lo hanno impedito. Per il loro lurido profitto. A tutti noi, a milioni di noi, "dovevamo soffrire". Ho raccontato come, nei dettagli, e l'ho detto chiaro: questo è un crimine di proporzione epiche, sconvolgenti. Ma non è questo il punto. Il punto è un altro...   
Perché noi glielo abbiamo permesso? E perché continuiamo a permetterglielo?

(tratto da: " I Daft Punk, il Più Grande Crimine, e noi " di Paolo Barnard.) 

Copyright © 2024 Associazione Culturale PARTECIPAZIONE. Tutti i diritti riservati.
Joomla! è un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.

Questo sito utilizza i cookies per gestire al meglio l'autenticazione, la navigazione ed altre funzioni. L'utilizzo del sito comporta l'accettazione di tali cookies sul tuo dispositivo. Cliccando su Chiudi si accettano i cookies.

Informativa estesa sull'uso dei cookie