Utenti Registrati

Appuntamenti

Maggio 2024
L M M G V S D
1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31
Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

Il popolare e caldo liquido nero, che accompagna l’inizio della giornata di moltissimi di noi, inizialmente non era conosciuto come una bevanda, bensì come una medicina ricostituente; così era utilizzato, da tempo immemore, in Etiopia ed in Abissinia, dove l’arbusto del caffè cresce spontaneo e le bacche sono facilmente disponibili (anche se le prime a riconoscerne le qualità furono alcune capre......).

Intorno al 1300 d.C., nella prospiciente penisola arabica e precisamente nello Yemen, il caffè si trasformò in una bevanda ottenuta per infusione che, non incorrendo nel divieto islamico di assumere alcolici, divenne immediatamente di largo consumo, con il nome di "K'hawah" (rinvigorente). Inizialmente si tostavano solo i gusci dei chicchi di caffè, poi anche i chicchi, mettendoli poi in infusione (probabilmente l’idea dell’infusione venne copiata dai Cinesi, che intrattenevano molti scambi commerciali con lo Yemen); contemporaneamente, in Siria, iniziarono a comparire i primi macinacaffè.

Le prime caffetterie furono aperte, intorno al 1500, a Mocha ed in altre città arabe; anche Aleppo e Damasco ne vantavano alcune già nel 1530.

Attraverso l’Impero Ottomano, il caffè arrivò in Europa, lungo la via dei Balcani. Alcune poco edificanti storie di furti ci raccontano che, un olandese prima ed un francese poi, rubarono alcune piantine di caffè, allo scopo di rompere il monopolio arabo, trapiantandole poi nelle Indie Orientali e nelle Americhe (dove Olanda e Francia avevano le loro Colonie d’oltremare); in questa aree il clima adatto e la vasta manodopera fecero il resto. Nonostante ciò e strano a dirsi, attualmente gli Usa sono il Paese con la maggiore produzione di caffè.

A Vienna, ad inizio ‘800, si beveva il kapusiner, bevanda a base di caffè e panna montata; i soldati Austriaci diffusero questa bevanda nell’Italia del nord, allora appartenente all’Impero Asburgico, dove però si preferì sostituire la schiuma di latte alla panna, dando origine al cappuccino, ormai universalmente noto.

L’Italia ha dato altri notevoli contributi alla storia del caffè: l'ingegnere milanese Luigi Bezzera, nel 1902, a Milano, inventò una macchina che sfruttava l'alta pressione per filtrare il macinato, dando origine all’irrinunciabile espresso; Alfonso Bialetti, invece, nel 1933 ideò la moka, un utensile di metallo, dove l'acqua portata a ebollizione sale dal basso e filtra il caffè macinato posto al suo interno.

Una menzione anche per il caffè solubile: alla fine del XIX secolo venne presentato in America, da un giapponese, il primo caffè solubile, che inizialmente passò inosservato e che si diffuse solo durante la Prima guerra mondiale.

 

FONTI

Enciclopedia dei Primi, Matthew Richardson, Mondadori

www.focus.it/cultura/storia/il-vino-darabia

 

Copyright © 2024 Associazione Culturale PARTECIPAZIONE. Tutti i diritti riservati.
Joomla! è un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.

Questo sito utilizza i cookies per gestire al meglio l'autenticazione, la navigazione ed altre funzioni. L'utilizzo del sito comporta l'accettazione di tali cookies sul tuo dispositivo. Cliccando su Chiudi si accettano i cookies.

Informativa estesa sull'uso dei cookie