Il primo sciopero documentato si svolse circa nel 1150 A.C. nell'antico Egitto, nell’anno 29 del regno di Ramesse III, durante il Nuovo Regno (quindi più di 3000 anni fa).
La prova fisica di quanto asserito è il papiro Amennakht (è il nome di uno scriba, quindi il papiro è un documento amministrativo), conservato oggi al museo Egizio di Torino e scritto in ieratico, la grafia corsiva dell’egiziano antico.
Dal papiro sappiamo che gli operai di Deir el-Medina, incaricati di costruire i templi di Tebe, stettero per 18 giorni senza ricevere alcun pagamento, né in denaro né in razioni di cibo. Questo perché Ramesse III, secondo sovrano della XX dinastia, doveva sostenere forti spesi militari per difendere il suo regno dai tentativi di invasioni esterne, portate avanti dai Libici e dai Popoli del Mare. Inoltre, il Faraone necessitava di una sostanziosa forza lavoro per la realizzazione del suo tempio funerario a Medinet Habu.....la solita storia della coperta corta e delle tante promesse.
Insomma, gli operai non pagati incrociarono pacificamente e rispettosamente le braccia e si rifiutarono di lavorare; Ramesse III, dopo un breve periodo, concesse ai lavoratori quanto dovuto, arretrati compresi.
Dopo di ciò, il Faraone istituì un organo predisposto al controllo dei pagamenti ed all'equa distribuzione del cibo ai lavoratori.
FONTI
https://www.assemblea.emr.it
https://www.archeome.it