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Aggiornamenti

Ad ottobre 2019, a Montgomery, in Alabama, è stato eletto sindaco, con il 67 per cento delle preferenze, un nero; questa elezione è particolarmente significativa, perchè in questa città la maggior parte della popolazione, che è nera, in genere non vota

Green Book ha vinto il premio Oscar 2019 per il miglior film

Mahershala Ali ha vinto il premio Oscar 2019 come Migliore attore non protagonista

Green Book è, tra i film vincitori di Oscar, quello che ha ottenuto maggiori incassi in Italia

 

Il titolo del film (la regia è di Peter Farrelly) prende il nome da Negro Motorist Green Book, una guida annuale per viaggatori afroamericani, chiamata anche Green Book, dal cognome del suo autore, Victor Hugo Green, e stampata in edizione annuale fino al 1966; ogni anno che passava l'edizione riportava un sempre maggior numero di pagine. Anche se negli anni precedenti era difficile che un nero possedesse un'auto, nei primi anni Sessanta del secolo scorso gli appartenenti alla classe media afro-americana iniziarono ad acquistare delle automobili; dopo di ciò, i problemi dovuti alla segregazione razziale si riversarono anche sui loro viaggi, come il rifiuto di servirli nei ristoranti o di fornire un alloggio, fino alle aperte violenze fisiche o agli arresti illegali. Per cercare di ovviare, Green (afroamericano) scrisse una guida dei servizi e dei luoghi dove i coloured erano accettati, "per dare al viaggiatore nero informazioni che gli impediscano di incorrere in difficoltà, imbarazzi e rendere il suo viaggio più piacevole".

Non dimentichiamo che nel 1955 l'afroamericana Rosa Parks venne arrestata e accusata di violazione delle leggi sulla segregazione per essersi rifiutata di lasciare il suo posto su un autobus (posto peraltro non riservato ai bianchi) ad un uomo bianco*.

 

TRAMA

Il film è tratto da una storia vera. Nel 1962, dopo la chiusura del club di New York in cui lavorava, l’italoamericano di origine siciliana Tony “Lip” Vallelonga (interpretato magnificamente dal danese-statunitense Viggo Mortensen**) deve cercarsi un nuovo lavoro. Accetta di fare da autista per 8 settimane al talentuoso pianista afroamericano Don Shirley (il premio Oscar Mahershala Ali), per condurlo in tour nel sud degli Stati Uniti, dove la pelle nera non era benvista. Il musicista nero è istruito, poliglotta, longilineo, veste elegantemente ed ha modi raffinati, mentre Tony è l’esatto contrario, incolto, logorroico, sovrappeso (l'affascinante Mortensen si è trasformato per questo film) e di modi rozzi; ma ci vuole proprio uno come Tony per accompagnare il musicista coloured in un viaggio come quello e risolvere i tanti problemi che i due troveranno lungo il cammino. Nonostante le differenze e le inevitabili, iniziali incomprensioni, tra i due si instaurerà una forte amicizia, che durerà tutta la vita. Curioso il fatto che Shirley conoscerà la musica nera proprio attraverso Tony. Il film è intenso e coinvolgente, recitato splendidamente, fa indignare ma anche divertire; il finale forse è piuttosto scontato, ma fà contenti tutti. Imperdibili le sequenze in cui Shirley (che non faceva la vita di un nero di quei tempi) osserva altri neri che faticano nei campi del sud e quella in cui viene trascinato in un irresistibile sound da una band nera.

LA STORIA

Nel 2013, dopo oltre 50 anni di amicizia, Tony Vallelonga e Don Shirley morirono a quasi a tre mesi di distanza l’uno dall’altro. Nick Vallelonga, il figlio maggiore di Tony Lip, attore, sceneggiatore, produttore e regista, ripensando alla loro storia, ne ha voluto fare un film. Recentemente ha dichiarato: "Quello che mio padre ha vissuto con Dr. Shirley in quel viaggio ha cambiato il modo in cui guardava il mondo, perché ha visto cose che non si era reso conto che stessero accadendo, cose che non aveva mai visto prima…….in definitiva, penso che la stessa cosa valesse anche per Dr. Shirley".

*vista la protesta della comunità afroamericana, organizzata in forma pacifica anche da Martin Luther King, giudizialmente la vicenda si concluse con il pagamento di una multa di 10 dollari.

 * *è noto che Viggo Mortensen parla fluentemente l'Italiano anche se, ovviamente, nel film è doppiato

 

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