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Per troppo tempo, la desertificazione e la siccità sono state considerate problemi dell'Africa, ma attualmente questi fenomeni stanno interessando tutto il mondo ed anche l'Italia.

Le aree degradate rappresentano una cifra stimata tra il 10 e il 15% dell’intera superficie terrestre, dove vive oltre il 40% della popolazione mondiale. Siccità e la desertificazione avanzano: dal 2000 le aree aride del pianeta sono aumentate di circa il 30%. Negli ultimi 20 anni,  gli episodi di siccità sono aumentati del 29% e si prevede che oltre 190 Paesi saranno più esposti alla siccità nei prossimi decenni. A causa di questi fenomeni, oltre 200 milioni di persone potrebbero essere costrette a lasciare le loro case e a migrare entro il 2050.

Il Sahel è la regione che più endemicamente soffre la siccità, e da sempre; corrisponde alla regione dell’Africa che separa il deserto del Sahara, a nord, dalla savana sudanese, a sud, e si estende dall’Oceano Atlantico al Mar Rosso. Attraversa diversi Paesi dell’Africa occidentale e centrale, come Senegal, Mauritania, Mali, Niger, Ciad, Sudan ed Eritrea.

La soluzione che si sta cercando di portare avanti per il Sahel è la costruzione della Grande Muraglia Verde (Great Green Wall); da diciassette anni, 22 Paesi africani si stanno impegnando per portare avanti questo progetto, per combattere il cambiamento climatico, arrestare la desertificazione di alcune aree dell’Africa e migliorare le condizioni di vita di milioni di persone.

Con questo ambizioso progetto, guidato dall’Unione africana, si stanno piantumando milioni di alberi ed arbusti, per creare una sorta di fascia di vegetazione di Km. 8.000 di lunghezza e km.15  di larghezza, che attraverserà in orizzontale il continente, passando per 11 nazioni africane, dal Senegal e dalla Mauritania fino a Gibuti. Il fine del progetto è ripristinare 100 milioni di ettari di terreno attualmente degradato e sequestrare 250 milioni di tonnellate di carbonio.

Così facendo, si verrebbero a contrastare la degradazione ambientale e la povertà della regione, aumentando sia la sicurezza alimentare (lì la malnutrizione è una piaga socio-sanitaria che affligge milioni di persone) che l'accesso all'occupazione (si parla di 10 milioni di occupati in più); tutto ciò potrebbe preservare la sicurezza, la stabilità politica ed evitare massicce ondate migratorie. Va anche detto che il Sahel è stato ed è tuttora teatro di conflitti armati, che hanno portato ad una certa instabilità politica: dal 2021 a oggi si sono verificati ben cinque colpi di Stato militari in Ciad, Mali, Burkina Faso e Niger, mentre il Sudan è flagellato da una guerra tra l’esercito ufficiale e quello ribelle.

Gli studi e le analisi effettuati (l'avanzamento dei lavori è al 20%) mostrano che - se la Grande Muraglia Verde sarà portata a termine - ci saranno un aumento delle precipitazioni e una diminuzione della durata dei periodi di siccità nella regione del Sahel.

Quindi, una buona pratica da importare anche in Italia

 

FONTI

www.wired.it

www.aliceforchildren.it

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